Uno studio su Neurology ha monitorato le attività quotidiane di persone con o senza un elevato rischio di demenza.
I ricercatori hanno selezionato dal database sanitario del Regno Unito oltre 500mila persone senza demenza dell’età media di 56 anni. All’inizio dello studio i partecipanti hanno riempito dei questionari sulle loro abitudini e lo stile di vita.
Tutti i partecipanti sono stati seguiti per 11 anni. Le persone con un caso di Alzheimer in famiglia venivano considerate ad alto rischio di demenza.
I ricercatori hanno anche esaminato i tassi di incidenza della demenza in base al tipo di attività. Tra le persone che si esercitavano frequentemente il tasso di incidenza era di 0,45 casi ogni 1.000 anni-persona rispetto a 1,59 del gruppo che si esercitava raramente. Tra coloro che svolgevano frequentemente le faccende domestiche il tasso era di 0,86 casi ogni 1.000 anni-persona rispetto a 1,02 delle persone che non si dedicavano a riordinare o pulire la casa. Tra le persone che andavano a far visita ai parenti ogni giorno, il tasso di incidenza della demenza era di 0,62 casi ogni 1.000 anni-persona rispetto a 0,8 casi nel gruppo di persone che visitavano amici e familiari solo una volta ogni tanto.
Il “fare cose e vedere gente” ha un effetto protettivo sul cervello anche nel caso di una famigliarità con l’Alzheimer.
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