Dal confronto gli e-biker hanno eseguito in media quasi 70 minuti in meno di attività fisica moderata-intensa rispetto ai ciclisti convenzionali che hanno accumulato oltre 150 minuti in più di sulle loro biciclette.
Inoltre, i ciclisti convenzionali effettuavano in media più uscite settimanali rispetto agli altri: 6 contro 4. Non solo: i ciclisti tradizionali restavano in sella in media 25 minuti in più degli altri, anche se i ciclisti con le bici elettriche percorrevano tragitti più lunghi.
In conclusione, gli e-biker avevano circa la metà delle probabilità dei ciclisti convenzionali di raggiungere gli obiettivi dell’attività fisica consigliata. I ricercatori hanno anche valutato la sicurezza dei due mezzi nell’arco di 12 mesi. È emerso che le biciclette elettriche sono più pericolose di quelle convenzionali, con un rischio di incidenti stradali del 63 per cento superiore.
Insomma, la bicicletta classica vince il confronto. Ma i ricercatori ammettono che in alcuni casi la bicicletta elettrica è meglio di niente. Vale per le persone anziane o per le persone obese o in sovrappeso che altrimenti non farebbero attività fisica.
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