Anni fa ero in Messico in questo periodo senza sapere che il giorno dei morti è una ricorrenza particolare . Non una americanata come in Italia, ma la celebrazione dei defunti .
In un bellissimo albergo -ad esempio- c'era una sala interamente dedicata ad un defunto . Allestita più o meno come la foto , nella cornice c'era la fotografia che ritraeva un uomo . Un parente morto . C'era pure una specie di scheletro ...intero ( finto ) . Piatti con cibo , teschi finti ....addobbi vari .
Nel parco della cittadina bancarelle con t5eschi , fiori , costumi partyicolari . Ho assistito ad u7na sfilatan di ballerini in costume .
Ho visitato un cimitero di un paesino ed ho visto tombe artigianali , una diversa dall'altra , cosparse di ghirlande . In fondo al cimitero un manufatto in cxemento di 3x3 alto circa 3 metri ove era presente in piedi un tronco con varie scavatur/insenature ...Nelle scavature vi erano sigarette ....per i morti fumatori .
Infatti Per ricordare e omaggiare i defunti, che solo in questo periodo dell’anno possono raggiungere i parenti vivi, i messicani cospargono le lapidi di decorazioni e fiori, realizzano coloratissimi altari, “altar de muertos“, che vengono preparati seguendo delle regole precise.
Ricordiamo che nel salone dell'albergo vi erano Immancabili foto dei defunti, senza le quali non possono arrivare fino alla Terra dei Vivi. Poi i loro piatti preferiti, il dolce tipico della festa detto “Pan de muertos“, cosparso di zucchero e simile alle ossa di un teschio, candele, fiori, “calaveras“, che sono i teschi zuccherati a volte personalizzati con il proprio nome inciso e regalati come portafortuna, i “papel picado“, rettangoli di carta ritagliati in vari colori, un bicchiere d’acqua per dissetare i defunti, e sale, simbolo di protezione.
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