Le artiste hanno declinato in maniera diversa il tema, rappresentando il concetto dell’aiuto, del soccorso e della solidarietà di Emergency quasi come una militanza (Giarratana), dipingendo gli orrori dei pappagalli verdi , ordigni descritti da Gino Strada, e l’intervento miracoloso della pace rappresentato da una donna (Gelsomina). Nel murale di Amalia Tucci una gru “restaurata” con l’utilizzo del Kintsugi (tecnica di restauro giapponese), riacquisisce il diritto alla vita e alla libertà.
L’ultimo murale è stato realizzato da un collettivo di giovani artisti, guidati da Daniela Sersana presidente dell’associazione “Artesana” di Triggiano, che hanno rappresentato un’opera dell’architetta barese Germana Gench: un progetto grafico che trae ispirazione dalla graffitista afghana Shamsia Hassani, in omaggio al lavoro svolto da Emergency in Afghanistan. Gino Strada tiene tra le mani un vaso con un soffione (icona dell’artista Hassani, simbolo di speranza e libertà).
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