Il green pass obbligatorio per entrare nei locali o per prendere i mezzi di trasporto non limiterebbe alcuna libertà, perché le esigenze di un paese vengono prima delle scelte dei singoli. A sostenerlo sono i costituzionalisti Giovanni Maria Flick e Sabino Cassese, interpellati dal giornalista Luca Fazzo per Il Giornale. Sul tema delle nuove norme anti-Covid che il governo si appresta a varare infuria il dibattito politico, con la Lega e Fratelli d’Italia che si dicono contrari.
Secondo Cassese, i principi costituzionali non impedirebbero neanche la scelta più radicale, ovvero l’imposizione dell’obbligo del vaccino a tutti gli italiani: “L’articolo 32 dice che nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per disposizioni di legge”, ha spiegato. Ciò dimostra che la previsione per legge di un trattamento obbligatorio è contemplata dal nostro ordinamento, come avvenuto dal 2017 per le vaccinazioni obbligatorie per i minori di sedici anni. “Per rendere obbligatoria anche la vaccinazione Covid servirebbe una norma apposta, un atto con forza di legge. E io ritengo che ben potrebbe il governo intervenire in questo modo”, specifica Cassese.
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