Ciao Andrea
da tempo la Libia non è un luogo sicuro per rifugiati e migranti.
In un nuovo rapporto Amnesty International ha rivelato nuove prove di orribili violazioni dei diritti umani e abusi, tra cui uccisioni illegali, torture e altri maltrattamenti, stupro e altre violenze sessuali, detenzione arbitraria a tempo indefinito in condizioni crudeli e inumane e lavoro forzato.
Nei primi mesi del 2021 i guardacoste libici hanno intercettato in mare e rimpatriato in Libia circa 15.000 persone, tra uomini, donne e bambini, un numero maggiore rispetto all’intero 2020. Alle persone sbarcate nei porti libici è stato consentito solo un accesso sommario alle organizzazioni umanitarie.
Migliaia di persone sbarcate sono finite in centri di detenzione, un numero calcolato in 6.100 persone alla fine di giugno 2021.
Le condizioni sono inumane: hanno scarso accesso al cibo, all’acqua, alle cure mediche e sono sottoposti a trattamenti brutali, tortura, violenze sessuali, e perfino venduti.
Chiediamo agli stati europei, tra cui l’Italia, di sospendere la cooperazione con la Libia in tema di controllo dell’immigrazione e delle frontiere fino a quando le autorità libiche non adotteranno misure concrete e comprovabili per proteggere i diritti di rifugiati e migranti.
Firma ora per chiedere ai leader libici ed europei di collaborare per porre fine alla detenzione arbitraria di rifugiati e migranti in Libia.
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