Il monsignore ricorda la tragedia del piccolo Joseph, inghiottito dal Mediterraneo. “Appena un mese fa – ricorda don Corrado – piangevamo insieme la sua morte, rimasto nel cuore di tutti, in uno dei tanti drammatici naufragi a cui abbiamo assistito nell’anno appena trascorso. Oggi abbiamo la conferma che i 4 bambini i cui cadaveri sono stati ritrovati il 18 dicembre scorso sulle coste libiche, nel silenzio generale, sono morti annegati durante un respingimento, uno dei tanti “push-back” operati dalla cosiddetta guardia costiera libica. Gli ultimi report sui fatti avvenuti nel Mediterraneo centrale tra le fine di dicembre e i primi giorni di gennaio fanno stringere il cuore a chiunque avverta ancora il senso della propria umanità: siamo chiamati a reagire da esseri umani e da cristiani”.
Per Lorefice, “la Carta costituzionale e il Vangelo ci chiedono di alzare la voce e di coinvolgere i cittadini italiani perché il nostro Paese attraverso quanti lo governano prenda le distanze da questa barbarie che massacra corpi, vite, volti umani, attese, drammi, speranze, e si adoperi anche a livello europeo per una soluzione umanamente sostenibile”.( da La repubblica )
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