BRESCIA -Assolto perché incapace di intendere e volere per un totale vizio di mente per «un delirio di gelosia». Si è chiuso così il processo davanti alla Corte d’Assise di Brescia a carico Antonio Gozzini, 80enne che un anno fa in via Lombroso in città uccise la moglie Cristina Maioli, insegnante di scuola superiore che era stata poi vegliata per ore dal marito.
La difesa dell’uomo, che non era presente in aula, aveva chiesto l’assoluzione ritenendo incapace di intendere e volere Gozzini al momento dell’omicidio, come riconosciuto dalla Corte, mentre il pm Claudia Passalacqua aveva chiesto l’ergastolo.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO