Ciao Andrea,
oggi è un giorno molto importante: sono passati cinque anni dalla firma dell’accordo sul clima di Parigi e proprio in questi giorni l’Europa ha scelto di rendere più ambiziosi i suoi obiettivi, fissando al 2050 l’anno in cui dovremo raggiungere il 100% di taglio delle nostre emissioni di CO2.
Quello che ci preoccupa però è che le scelte in tema di politica energetica e ambientale nel nostro Paese non sembrano andare nella stessa direzione.
Per questo proprio oggi abbiamo voluto raccontare i tanti casi di impianti e progetti che mettono a rischio questo percorso, nella nostra mappa dei Nemici del Clima. Una mappa aperta al contributo di tutti, anche il tuo!
Uno dei “top enemy” è ENI, l’azienda energetica a prevalente capitale pubblico, che continua a incentrare la maggior parte dei suoi investimenti nelle fonti fossili e prova anche a spacciare per green ciò che di green non ha proprio nulla, come nel caso del mega progetto di stoccaggio della CO2 a Ravenna, che ENI vorrebbe realizzare con i fondi del Next Generation EU, risorse che vanno investite invece in maniera decisa sullo sviluppo delle rinnovabili come l’eolico e il fotovoltaico offshore e l’idrogeno verde.
Il progetto insensato di Eni verrà illustrato martedì 15 dicembre alle ore 17 sulla nostra pagina Facebook e sul sito www.changeclimatechange.it con l’iniziativa “Non facciamoci fregare! Ecco perché la proposta di Eni non risponde alle esigenze della crisi climatica e agli obiettivi del Next Generation EU”.
Vi chiediamo di aiutarci a diffondere e di partecipare, il futuro del Pianeta dipende anche da noi.
Grazie per il tuo impegno.
A presto!
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO