VENEZIA -«Con decisione suprema e inappellabile Papa Francesco ha ridotto allo stato laicale don Massimiliano D'Antiga, ex parroco di San Zulian e amministratore di San Salvador». Questa la conclusione di una vicenda durata anni e iniziata col rifiuto di don Massimiliano di obbedire al trasferimento che aveva suscitato «reiterate e gravi violazioni della legge canonica nei confronti della comunione ecclesiale» come riporta una nota del Patriarcato di Venezia diffusa oggi, 11 dicembre.
Le 15 case di don D'Antiga: «Sono dei miei genitori», la madre a processo per minacce
«La Congregazione per il Clero ha ravvisato la sussistenza dei comportamenti di “istigazione alla rivalità, all’odio e alla disobbedienza”, “lesione illegittima della buona fama”, “abuso della potestà ecclesiastica”, e di inosservanza del “dovere di conservare sempre la comunione con la Chiesa”, del “dovere dei chierici di condurre una vita semplice e del distacco dai beni” e “dell’obbligo di astenersi da ciò che è sconveniente e alieno dallo stato clericale”, con la “speciale gravità” implicata dalla “necessità di prevenire o riparare gli scandali”, ed ha perciò deliberato di portare la questione al Sommo Pontefice per la decisione finale».
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO