“Non so se sia una situazione reversibile”, sottolinea ma precisa che “dobbiamo lottare affinché lo diventi. Questo virus ci spaventa e prendiamo un certo grado di misure quasi eroiche. Sul piano del mercato, della globalizzazione bisognerebbe rispettare determinati parametri”.
“Grazie a questo spavento generale potrebbe emergere un po’ più di generosità e meno egoismo ( ???????). Ma mi domando perché i vecchietti continuino ad accumulare denaro. Parlo di miliardari, di gente che concentra la ricchezza”, dice ancora Mujica.
“Non siamo in guerra, questa è una sfida che la biologia ci pone per ricordarci che non siamo i proprietari assoluti del mondo come ci sembra”. E continua: “Questa crisi così grave può servire per ricordarci che i problemi globali sono anche i nostri
problemi”.
E lancia un appello: “Dobbiamo combattere l’egoismo che ci portiamo dentro al fine di superare il coronavirus, dobbiamo diventare socialmente uniti gli uni agli altri”. D’altra parte, l’ex presidente dell’Uruguay mostra la sua delusione nei confronti dei leader mondiali nei confronti dell’attenzione verso il riscaldamento globale:
“Non è un problema ecologico ma politico. Mai l’uomo ha avuto così tante risorse, capacità o capitale per fermarlo. Stiamo andando a un “olocausto ecologico” e stanno preparando una padella gigantesca per friggerci”, dice.
L’ex presidente poi invia un messaggio a tutte quelle persone che stanno vivendo la quarantena del coronavirus : “La peggiore solitudine è quella che abbiamo dentro, è tempo di meditare. Parla con te stesso e cerca di immaginare una finestra sul cielo”. E infine, a tutti coloro che si sentono sconfortati in questo periodo, Mujica dice: “Finché avrai una ragione per vivere e combattere, non avrai tempo per la tristezza”.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO