A Cavezzo la panchina contro il bullismo vuole ricordare anche il coraggio di un concittadino che, pur in condizioni di fragilità, con l’aiuto delle forze dell’ordine si è ribellato all’educatore che lo minacciava e lo ricattava.
“Un simbolo importante contro il bullismo e il cyberbullismo – commenta Ilaria Lodi, assessore alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili – Un segno tangibile, ma soprattutto concreto che sta lì, in mezzo ai ragazzi e alla gente. La panchina gialla vuole essere un monito contro tutte le violenze di genere e a favore di una cultura di parità a tutela dei diritti dei più indifesi, i minori, che possono subire violenze, essere discriminati ed emarginati, spesso anche dai loro stessi coetanei”.
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