Durante i festeggiamenti bambini, giovani e adulti indossano travestimenti da scheletri colorati, ballano e sfilano celebrando la vita, di cui la morte è un passaggio gioioso che non va temuto ma accettato. C’è persino chi si accampa in cimitero per trascorrere la notte accanto ai propri morti, chi prepara surreali picnic, chi accompagna i festeggiamenti con la musica.
Per ricordare e omaggiare i defunti, che solo in questo periodo dell’anno possono raggiungere i parenti vivi, i messicani cospargono le lapidi di decorazioni e fiori, realizzano coloratissimi altari, “altar de muertos“, che vengono preparati seguendo delle regole precise.
Immancabili sono le foto dei defunti, senza le quali non possono arrivare fino alla Terra dei Vivi. Poi ci sono i loro piatti preferiti, il dolce tipico della festa detto “Pan de muertos“, cosparso di zucchero e simile alle ossa di un teschio, candele, fiori, “calaveras“, che sono i teschi zuccherati a volte personalizzati con il proprio nome inciso e regalati come portafortuna, i “papel picado“, rettangoli di carta ritagliati in vari colori, un bicchiere d’acqua per dissetare i defunti, e sale, simbolo di protezione..
Ogni albergo aveva una sala dedicata ai defunti con il corredo narrato - E ogni sala vi era la foto dei parenti defunti ...come al cimitero .
Ho visitato un cimitero di una piccola cittadina : le tombe erano una diversa dall'altra per " architettura povera " e colore - Tombe costruite dai familiari dei defunti - Inoltre vi era in fondo al cimitero una specie di sgabuzzino con una scaletta mignon a chiocciola alta circa un metro che aveva i gradini cosparsi di sigarette integre : erano per i defunti !
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO