TORINO -CONTRARIANDO LE LINEE GUIDA EMESSA DAL MINISTRO SPERANZA L'ABORTO FARMACOLOGICO NON PUO' AVVENIRE NEI CONSULTORI COME INDICAVA IL MINISTRO DELLA SALUTE
La giunta del presidente Cirio ha emanato una direttiva .
• il divieto di aborto farmacologico direttamente nei consultori piemontesi, riservando l’attuazione dell’interruzione di gravidanza - anche farmacologica - alle strutture tassativamente elencate nell’art. 8 della legge 194, ovvero in ambito ospedaliero;
• in attuazione dell’art. 2 lett. d della Legge 194, l’attivazione di sportelli informativi all’interno degli ospedali piemontesi, consentita ad idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita (a titolo esemplificativo: il Progetto Gemma avviato da Movimento per la vita e Centri di aiuto alla vita (CAV) con aiuto economico mediante adozione prenatale a distanza, il servizio telefonico SOS Vita, etc);
• per quanto riguarda l'aborto farmacologico le modalità di ricovero sono valutate dal medico e dalla direzione sanitaria.
• in attuazione dell’art. 2 lett. d della Legge 194, l’attivazione di sportelli informativi all’interno degli ospedali piemontesi, consentita ad idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita (a titolo esemplificativo: il Progetto Gemma avviato da Movimento per la vita e Centri di aiuto alla vita (CAV) con aiuto economico mediante adozione prenatale a distanza, il servizio telefonico SOS Vita, etc);
• per quanto riguarda l'aborto farmacologico le modalità di ricovero sono valutate dal medico e dalla direzione sanitaria.
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