sabato 26 settembre 2020

PENA RIDOTTA PERCHE' LA DONNA HA UNA CONDOTTA DISINVOLTA :LA PROCURA RICORRE !

 


MILANO -
Nella sentenza i giudici avevano scritto che "in un contesto familiare degradato" e "caratterizzato da anomalie quali le relazioni della donna con altri uomini", costituisce un'attenuante il fatto che lo stupratore, "soggetto mite" sia stato "esasperato dalla condotta troppo disinvolta della donna" che "aveva passivamente subìto sino a quel momento". Il 63enne aveva stuprato la donna per una notte finché non erano intervenuti i carabinieri, chiamati dalla figlia della coppia. A pronunciarsi sulla pena dell'uomo adesso sarà la corte di Cassazione.

Per fortuna è stata impugnata dalla Procura generale di Milano, facendo ricorso in Cassazione, la sentenza con cui  la Corte d'Appello milanese ha ridotto di 6 mesi la pena a un 63enne condannato per aver sequestrato, picchiato e violentato la sua compagna per una notte nella loro roulotte. Tra le motivazioni dello sconto (da cinque anni a quattro anni e quattro mesi) i giudici avevano addotto "la condotta troppo disinvolta della donna".





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