Caro Andrea,
nell'ultimo fine settimana abbiamo ripreso la mobilitazione per chiedere al Parlamento la discussione sulla legge popolare per l'Eutanasia Legale.
7 anni fa infatti depositavamo alla Camera dei Deputati la nostra proposta. Da allora abbiamo fatto incontri, manifestazioni, raccolte firme. Grazie alle disobbedienze civili di Marco Cappato e Mina Welby abbiamo ottenuto la legge sul testamento biologico, una storica sentenza della Corte costituzionale e la settimana scorsa le motivazioni della sentenza della Corte d'Assise di Massa.
Possiamo dirci soddisfatti? Purtroppo no. In assenza di una legge chiara che fissi procedure e modalità di accesso al suicidio medicalmente assistito in Italia, il rischio di impossibilità al godimento di un tale diritto è costantemente dietro l'angolo. Senza una legge la disomogeneità territoriale la farà da padrona e la possibilità di ottenere un fine vita nel rispetto della volontà della persona malata rischia di rimanere appannaggio di chi ha possibilità economiche per ricorrere alla via Svizzera.
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO