Ricordate l’inaugurazione in pompa magna dell’ospedale alla Fiera di Milano da parte del governatore ( si dice presidente !) Fontana, con tanto di maxi-assembramento?
Bene.
A distanza di 13 giorni.
L’ospedale avrebbe dovuto ospitare, all’inizio, 600 pazienti. Poi sono diventati 400. Poi 205. È finita che, dall’inaugurazione ad oggi, hanno fatto ingresso nella struttura solo 24 persone affette da Coronavirus. In questo momento, i pazienti Covid in Fiera sono 3. Tre!
Della mirabolante cifra di 1000 assunzioni a pieno regime, tra medici, infermieri e operatori sanitari, oggi sono operativi in 50. Cinquanta!
L’ospedale è isolato da qualunque altro centro o reparto, rendendo impossibile qualunque diagnosi multipla e integrata da parte di figure professionali diverse, fondamentale anche per pazienti Covid.
L’intero centro è costato nel complesso 21 milioni di euro - circa 7 milioni di euro a malato - e, finita l’emergenza, sarà smantellato senza lasciare traccia, se non il fumo della propaganda leghista.
Mentre in Campania e in Emilia-Romagna sorgono ospedali da campo e Covid center da centinaia di posti in dieci giorni, senza annunci, né proclami, in Fiera finora sono riusciti a mettere insieme più persone in conferenza stampa che pazienti e medici (sommati insieme) in corsia.
Eccolo lo sbandierato modello sanitario lombardo.
Un giorno, quando tutto sarà finito, qualcuno ne dovrà rispondere.
Ma sarà sempre troppo tardi.
Ma sarà sempre troppo tardi.
Lorenzo Tosa
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO