BOLOGNA -elecamere, indice puntato e gogna social. Inquadrati i campanelli con i nomi degli inquilini delle case Acer e declamati i loro nomi: lo scopo è chiaro: dimostrare che sono tutti stranieri. La destra fa campagna elettorale per le regionali così,Poi tutto finisce sui social sovranisti, e il piatto è servito, alla mercé di pollici alzati o versi.
"Metodi che incitano all’odio", attacca il capogruppo Pd in consiglio comunale Claudio Mazzanti, mentre il sindaco Virginio Merola s’infuria contro i "deliri" della destra: "Noi assegnamo le case in base al reddito e non al colore della pelle". Così i candidati di Giorgia Meloni, il parlamentare di Fdi Galeazzo Bignami e il consigliere in Comune Marco Lisei (aspirante a correre anche ialle Regionali in Emilia Romagna), fanno scattare l’allarme in casa dem. Tutto nasce da un filmato pubblicato su Facebook in cui Bignami e Lisei, entrambi avvocati, criticano i criteri di assegnazione degli alloggi Erp di via Albani.
"Filmare i nomi degli stranieri che hanno legittimamente ricevuto dal Comune una casa rischia di diventare un incitamento all’odio razziale verso queste famiglie". D’accordo anche il presidente del Navile Daniele Ara, che da giorni va denunciando nel suo quartiere episodi che sembrano "l’anticamera di persecuzioni" viste nei tempi più bui del Novecento.
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