LA SPEZIA - Don Francesco - parroco di una chiesa fin troppo vicina al luogo dove è stato presentato il libro edito da Altaforte (già esclusa dal salone del Libro di Torino, ndr) - ha aspettato il momento giusto e ha protestato così, con alcuni lugubri rintocchi.
«Un gesto di protesta - ha detto il prete - perché è morto quello spirito che ha pervaso questa città per moltissimi anni. In questa chiesa c'è uno spazio che durante la guerra serviva per salvare le persone in difficoltà: soldati inglesi, partigiani e famiglie, ma anche i fascisti che rischiavano il linciaggio dopo la Liberazione. Qui nel dopoguerra c'era anche un ciclostile che usavano tutti i partiti costituzionali a turno, dalla Dc al Pci».
Messaggio arrivato dritto al cuore dei 500 che protestavano fuori dalla sala multimediale al cui interno una ventina di persone assistevano alla presentazione del libro del candidato di CasaPound Marco Mori. Non è dato sapere se i venti presenti, e tra questi alcuni dichiarati nostalgici del duce, abbiano avuto qualche scrupolo visto che la sala ospitante è intitolata a un antifascista spezzino.( Il secolo XIX )
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