AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
AL PRESIDENTE DELLA CAMERA
AL PRESIDENTE DEL SENATO
DA Vittorio Longhi - PROGRESSI
Alla fine del 2018 scade la sperimentazione di una delle misure più efficaci per promuovere la condivisione delle responsabilità familiari tra madri e padri: il congedo obbligatorio di paternità.
Chiediamo che questa misura sia resa STRUTTURALE e che venga aumentata a 10 giorni nei primi 5 mesi di vita dei neonati, come già avviene con successo in altri paesi europei.
Perché è importante?
In Italia nascono meno bambini di quanto le persone desiderino e meno di quanto sarebbe auspicabile per dare basi solide al futuro del nostro paese, ormai in accentuato invecchiamento.
Sappiamo che per invertire questa tendenza - in modo che maternità e paternità siano scelte libere, né destino né rinuncia - servono investimenti pubblici coerenti e a lungo termine, e serve l’effetto moltiplicatore dell’aumento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
In particolare, serve destinare più risorse alla cura e alla crescita dei bambini, promuovere il lavoro dei giovani e delle giovani e, soprattutto, incentivare e sostenere la condivisione delle responsabilità familiari tra madri e padri.
Primi firmatari e promotori della petizione:
Titti Di Salvo, Presidente LED (Libertà e Diritti)
Emmanuele Pavolini, Università di Macerata
Alessandro Rosina, Università Cattolica di Milano
Riccarda Zezza, Presidente "Piano C"
Titti Di Salvo, Presidente LED (Libertà e Diritti)
Emmanuele Pavolini, Università di Macerata
Alessandro Rosina, Università Cattolica di Milano
Riccarda Zezza, Presidente "Piano C"
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