oggi abbiamo ottenuto una prima vittoria importante a tutela della RAI e del servizio pubblico nazionale.
Come chiedevamo, la Commissione parlamentare di Vigilanza ha bocciato l'imposizione di Marcello Foa alla presidenza: i voti a favore – Lega, Cinque Stelle e Fratelli d'Italia - non hanno raggiunto il quorum dei 2/3.
Ieri mattina abbiamo consegnato la petizione e le 18 mila firme al presidente della Commissione e ai 40 parlamentari membri. Tra quelle firme c'è anche la tua e te ne ringraziamo di cuore.
La notizia della nostra petizione è uscita sulle agenzie di stampa nel pomeriggio e - al di là dei tatticismi dei partiti - sicuramente ha contribuito a dare un segnale ai parlamentari, un segnale dai cittadini e dalla società civile.
La nostra campagna – insieme ad Articolo 21 - non è ancora finita però.
Anziché trovare un nuovo nome, la Lega vuole scavalcare la Commissione parlamentare e forzare l'imposizione di Foa alla guida della RAI come socio anziano del Consiglio d'amministrazione.
Si tratterebbe di una violazione palese delle regole sulla nomina e – tra l'altro - darebbe a Foa un compenso di 240mila euro l'anno previsti per il presidente, anziché i 66mila come consigliere.
La decisione ora torna al ministero dell'Economia, che ha il ruolo di indicare il nome del presidente RAI. Dunque ora è Giovanni Tria a dover scegliere se sottostare ai diktat della Lega e insistere con Foa oppure presentare un nuovo candidato.
Non rispettare lo spirito della legge avrebbe conseguenze poltiche che anche Quirinale scongiura.
Per questo motivo, abbiamo preparato un post Facebook e un tweet diretti al ministero dell'Economia con hashtag #NoFoaPresidente, per rispondere a quello lanciato ieri dai sostenitori di Foa.
Se usi i social media clicca sui link e aiutaci a diffondere il messaggio a Giovanni Tria, altrimenti invita altri tuoi contatti a firmare la petizione, che nel frattempo è arrivata quasi a 20mila adesioni
L'elezione del presidente RAI con questo governo sta assumendo un'importanza politica nuova rispetto al passato e dobbiamo mandare un messaggio chiaro sull'indipendenza del servizio pubblico e sulle regole da rispettare, contro ogni prevaricazione della maggioranza.
Grazie di quanto stai facendo.
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