martedì 17 luglio 2018

UNA BOMBA E' STATA SGANCIATA SULL' ITALIA ...

Gara di bocce...

Dopo un secolo di crescita costante, la popolazione italiana oggi diminuisce. E nello stesso tempo invecchia: nel 2050 saremo due milioni e mezzo in meno, ma il dato ancora più rilevante è che gli ultrasessantacinquenni, che oggi sono un quarto della popolazione, diventeranno più di un terzo, vale a dire 20 milioni di persone, di cui oltre 4 milioni avranno più di 85 anni.
Questi sono solo alcuni tra i dati delle proiezioni al 2030 e al 2050 elaborate dall’Istat per Italia Longeva – Rete nazionale sull’invecchiamento e la longevità attiva.
Le proiezioni elaborate dall'Istituto di statistica segnalano una “bomba dell’invecchiamento” pronta a esplodere già dal 2030 se non adeguatamente gestita, che innescherà tra l’altro un circolo vizioso: l’aumento della vita media causerà l’incremento di condizioni patologiche che richiedono cure a lungo termine e un’impennata del numero di persone non autosufficienti, esposte al rischio di solitudine e di emarginazione sociale; così crescerà inesorabilmente anche la spesa per la cura e l’assistenza a lungo termine degli anziani, ma anche quella previdenziale, mentre diminuirà la forza produttiva del Paese e non ci saranno abbastanza giovani per prendersi cura dei nostri vecchi. Infatti, oggi tre lavoratori hanno sulle spalle un anziano, domani saranno solo in due a sostenerlo.

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