Che la sedentarietà fosse nemica giurata del sistema circolatorio era già noto da tempo, ma gli effetti sul cervello erano meno conosciuti.
Palestra, piscina, corsa, bicicletta. Va bene tutto purché si sudi.
Studiosi svedesi hanno pubblicato gli esiti di una indagine sulla rivista Neurology .
I ricercatori hanno analizzato i dati di 191 donne svedesi di età compresa tra i 38 e i 60 anni. All’inizio dello studio, nel 1968, tutte le partecipanti di mezza età sono state sottoposte a un test di prestanza fisica su una cyclette che richiedeva di pedalare a oltranza fino a non poterne più. Il risultato di quel test con dei punteggi si è rivelato un affidabile indicatore della futura salute cerebrale.
Tutte le donne sono state monitorate per 44 anni. Nel gruppo delle donne che avevano ottenuto un punteggio basso, il 32 per cento è andato incontro a demenza durante il periodo di osservazione. La percentuale scendeva al 25 per cento nel gruppo delle donne con un punteggio medio e arrivava al 5 per cento nel gruppo delle sportive vere con le performance atletiche migliori.
I dati più preoccupanti sono emersi nel gruppo delle donne più sedentarie, quelle che non erano riuscite neanche a completare l’esercizio. In questo caso il 45 per cento delle partecipanti ha sviluppato demenza.
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