L'arrivo di stranieri dai paesi meno sviluppati costituisce un grave rischio sanitario. Questo è ciò che è accaduto recentemente in un un paese molto avanzato, il Messico, dove grazie alla civiltà dei cittadini e alle alte coperture vaccinali negli ultimi 20 anni ci sono stati 176 (centosettantasei) casi di morbillo (avete letto bene, centoseettantasei in venti anni), tutti di importazione che - grazie all'immunità di gregge - non hanno dato luogo ad alcuna epidemia.
Recentemente a Città del Messico ci sono stati tre casi di morbillo: una mamma, la babysitter e il bambino (che avendo meno di un anno non poteva essere vaccinato). Dove l'hanno presa? Semplice, l'ha spiegato il sottosegretario alla salute. La mamma insegna italiano presso il consolato di un paese molto meno civile - l'Italia - dove di casi di morbillo se ne sono contati migliaia. Il luogo di lavoro di questa signora è frequentato da italiani e qualcuno ha portato dal nostro paese il morbillo insieme al passaporto.
Insomma, anche in questo caso abbiamo fatto la solita figura.
ROBERTO BURIONI MEDICO
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