venerdì 19 maggio 2017

il 25 luglio di RENATO MORANDI , IL PARTIGIANO CICLISTA E COMUNISTA



Molti furono i ciclisti che si opposero agli occupanti tedeschi.
"Famosissimi come Gino Bartali o meno noti come Renato Morandi, detto Carletto, comandante della 52a Brigata d'assalto Garibaldi e protagonista di un episodio denso di valore simbolico.
Diventato campione italiano di velocità nel 1942, a soli diciannove anni, fa appena in tempo ad aggiudicarsi anche il titolo europeo al Vigorelli di Milano e poi si defila sulle montagne. Ma prima si prende anche un'altra grande soddisfazione. E' il 25 luglio 1943. Mussolini è stato messo fuori gioco dall'azione congiunta di Gran Consiglio e Re; il governo è in mano a Vittorio Emanuele III e a Badoglio. Il fascismo sembra finito. Morandi, indossata la sua maglia tricolore (in quel momento quanto mai significativa), trascina la città di Varese in un festeggiamento particolare su due ruote: 

<<Fu un'idea fulminea e originale che ebbe buon successo. Decisi infatti di organizzare un torneo di ciclisti, compagni operai, studenti, impiegati e con loro, indossando le insegne di campione d'Italia, il che era ben azzeccato dato il momento particolarissimo, attraversai la città, partendo dal negozio di cicli dell'Augusto Zanzi di via Verratti, un po' la nostra università dell'antifascismo, puntando verso la periferia della valle Olona dove sorgevano le grandi fabbriche conciarie, luoghi di vero e proprio sfruttamento, sino al lago, ai rioni di Giubiano e di Masnago, alla Questura, alla Prefettura, alla piazza Impero, il cuore di Varese... Il nostro gruppo ciclistico fu riconosciuto e applaudito a lungo. Eravamo tutti felici essendo riusciti a manifestare la nostra gioia per un evento che in quel momento parve decisivo ma che poi dimostrò i suoi limiti>>.
I festeggiamenti di Morandi si rivelarono infatti prematuri."
Fonte: P. Colombo, G. Lanotte,La corsa del secolo. Cent'anni di storia italiana attraverso il Giro, Mondadori 2009, p.84-85.( da un post di Valerio Crugnola ) 

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