giovedì 10 marzo 2016
COZZE CONTAMINATE VICINO A PIATTAFORME ENI EMILIA-ROMAGNA
Rischio contaminazione per le cozze dell'Adriatico. Greenpeace ha pubblicato i dati di ISPRA commissionati dall'Eni, sulla contaminazione ambientale in campioni di cozze raccolti intorno a piattaforme offshore localizzate in Adriatico e di proprietà della stessa Eni: contengono metalli pesanti e idrocarburi.
Una parte delle cozze vendute in Italia viene raccolta sui piloni di piattaforme offshore e per questo Greenpeace chiede all’ARPA dell'Emilia Romagna quali garanzie esistano sull’assenza di contaminazione nelle cozze “da piattaforma” immesse in commercio. I dati raccolti da ISPRA documentano la presenza di sostanze pericolose nelle cozze raccolte su 19 piattaforme operanti lungo le coste romagnole: metalli pesanti (mercurio, cadmio, piombo e arsenico), benzene e altri idrocarburi policiclici aromatici.
All’allarmante quadro ambientale, descritto nel rapporto “Trivelle fuorilegge” di Greenpeace, si aggiunge un ulteriore elemento di preoccupazione perché, in base a quanto riporta il sito dell'Eni, da oltre 20 anni le cozze presenti sulle piattaforme vengono regolarmente raccolte da alcune cooperative romagnole di pescatori e successivamente commercializzate. 8 da Il gazz )
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