V. ha 51 anni, sei figli e viene dalla Nigeria. È scappata da casa sua, dove ha sempre vissuto fin da piccola, per sfuggire alla guerra e cercare fortuna in Europa. Il viaggio in mare con cui ha raggiunto la Sicilia è stato infernale. Tra le 550 persone sbarcate, non tutti ce l’hanno fatta: cinque donne sono morte durante il viaggio.
Quando è arrivata al nostro Polibus al porto di Augusta, si reggeva a stento in piedi e lamentava dolori lancinanti alle gambe. Eppure, quando ci siamo scusati per l’attesa – prima di lei stavamo visitando alcuni bambini piccoli – ci ha risposto semplicemente: «Capisco, grazie, aspetto…».
Entrata in ambulatorio è scoppiata in lacrime. Ci ha raccontato di essere stata sei mesi in Libia, detenuta illegalmente da uomini che abusavano di lei quotidianamente, fino a provocarle lesioni. Qualche settimana fa, pagando, è riuscita a scappare e adesso, più di tutto, ha il terrore di aver contratto l’Aids.
L’abbiamo visitata e il nostro medico le ha prescritto gli accertamenti necessari. La accompagneremo a farli, se ne avrà bisogno.
Quando è arrivata al nostro Polibus al porto di Augusta, si reggeva a stento in piedi e lamentava dolori lancinanti alle gambe. Eppure, quando ci siamo scusati per l’attesa – prima di lei stavamo visitando alcuni bambini piccoli – ci ha risposto semplicemente: «Capisco, grazie, aspetto…».
Entrata in ambulatorio è scoppiata in lacrime. Ci ha raccontato di essere stata sei mesi in Libia, detenuta illegalmente da uomini che abusavano di lei quotidianamente, fino a provocarle lesioni. Qualche settimana fa, pagando, è riuscita a scappare e adesso, più di tutto, ha il terrore di aver contratto l’Aids.
L’abbiamo visitata e il nostro medico le ha prescritto gli accertamenti necessari. La accompagneremo a farli, se ne avrà bisogno.
-- Giulia, infermiera di Emergency in Sicilia
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