sabato 20 febbraio 2016

E la zarina faceva affari anche in Svizzera



E il Ticino, in tutto questo? Ebbene, si scopre che la "zarina" si era installata anche a Chiasso, dove gestisce un'azienda odontotecnica; che allo stesso indirizzo Fabio Rizzi era consulente scientifico di un istituto para-sanitario (da cui è uscito poche ore prima che scoppiasse lo scandalo); e che la stessa Canegrati è proprietaria di due studi dentistici nei cantoni di San Gallo e Svitto.
Eppure si scopre che quando una società ticinese si interessa all'ISI di Milano (si tratta della struttura ospedaliera più importante della Penisola) Rizzi e il suo segretario e leghista, Mario Longo, intervengono pesantemente.
Dalle intercettazioni telefoniche: "oggi agli svizzeri gli ho tirato una mazzata che non puoi capire", e ancora: "ho richiamato gli svizzeri e gli ho detto: se provate a mettere piede in Lombardia questo è l'unico che fate….perché in Lombardia lavorano i lombardi". "Celodurismo d'assalto", insomma. Con esponenti della Lega Nord che strepitano per i diritti dei frontalieri e dei padroncini di lavorare in Ticino, ma che poi… la Lombardia è cosa nostra. Per la serie, appunto, che "si è sempre 'terroni' di qualcun altro".( Aldo Sofia per Tv Svizzera.it ) 

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