Alcuni dati sul Jobs Act di Renzi, senza tirare in mezzo gufi e altri volatili.
“Tasso di disoccupazione: 11,5%”, “+300 mila posti di lavoro”
Peccato che la maggior parte siano una conversione di contratto, mentre tra i 25 e i 34enni la disoccupazione è cresciuta del 17%. Tra gli under 35 ci sono 300mila disoccupati in più; tra gli under 49, 459 mila in più. A ottobre la disoccupazione giovanile (15–24 anni) è risalita al 39,8%.
Peccato che la maggior parte siano una conversione di contratto, mentre tra i 25 e i 34enni la disoccupazione è cresciuta del 17%. Tra gli under 35 ci sono 300mila disoccupati in più; tra gli under 49, 459 mila in più. A ottobre la disoccupazione giovanile (15–24 anni) è risalita al 39,8%.
Intanto il tasso di disoccupazione scende anche perché aumentano gli inattivi (+196 mila) cioè coloro che non cercano un’occupazione dopo essere rientrati sul mercato del lavoro. Infatti il tasso di occupazione resta sostanzialmente invariato, diminuendo dello 0,1%.
Infine, se vogliamo fare dei paragoni l’Italia è il fanalino di coda nell’Eurozona con 127 mila unità occupazionali in più tra il 2013 e marzo 2015. La Germania è cresciuta di 592 mila. Spagna in testa: 724 mila.
Ma per carità, meglio di farci vedere una slide con disegnato un gufo, no?
ECCOLA !
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO