Fino ad ora abbiamo pensato che lo smog, le polveri sottili fossero deleteri solo per noi , ma ora i veterinari ci avvertono che non siamo gli unici che subiscono le conseguenze mortali della condotta umana scellerata .
Enrico Loretti, direttore dell'Unità operativa veterinaria dell'Asl 10 di Firenze ricorda, attraverso una intervista ad Adnkronos che " i cani e i gatti soprattutto, come i bambini, respirino a un'altezza più bassa rispetto agli adulti, cosa che aumenta il rischio. I dati sono ancora pochi e andrebbero approfonditi, ma suggeriscono un potenziale ruolo di 'sentinella' di neoplasie di origine ambientale per gli animali che vivono con noi".
Che fare ?
"Prima di tutto - spiega - spazzolarli e lavarli più spesso per eliminare i residui di polveri sottili che si accumulano sul manto degli animali e che essi possono poi leccare e dunque ingerire. E prediligere per le passeggiate quotidiane le aree verdi, trasportando possibilmente l'animale in macchina, evitando il tragitto a piedi, fino al parco. E' importante comunque ricordare che non vale mai la pena di sacrificare un po' di sano movimento anche se l'aria è poco respirabile. La sedentarietà fa più male e occorre sempre tenere in attività l'albero respiratorio".
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