Caro Andrea, conoscendo il tuo appassionato interesse per tutto ciò che in Italia va storto ti invio questa presentazione pervenutami da un carissimo amico.
Penso che sia pertinente a questa denuncia il commento che recentemente ho espresso, in relazione ad un post di Giuseppe Adamoli sul suo profilo di FB, relativo al problema del caporalato che è una vera vergogna e per la quale il Governo non ha mai fatto nulla per eliminarlo o attenuarlo. Non so se quanto da me proposto possa essere utile. Ciao Martino Pirone
Anche se con ritardo vorrei esprimere il mio pensiero su questo importante problema tanto discusso. A mio modesto parere ritengo che il Governo avrebbe il mezzo per eliminare questo vergognoso e ignobile sfruttamento di tanta povera gente, siano essi italiani o extra-comunitari. Basterebbe una leggina breve e incisiva che stabilisca l'obbligo della tracciabilità del costo del prodotto, da quello all'origine sino a quello finale. Controllando i prezzo nei due o tre passaggi (dal produttore al consumatore) salterebbe fuori che esagera nell'aumentare il prezzo. Se un chilo di uva il consumatore lo paga 2 Euro perché al produttore vengono corrisposti soltanto 30 centesimi ? Ecco perché il produttore ricorre al caporalato. Penso che se invece gli venissero corrisposti 70/80 centesimi avrebbe la possibilità di pagare i lavoratori secondo i contratti regolari. Ovviamente l'esempio dell'uva vale anche per tutti i prodotti agricoli.
Nino
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