Ha ragione Razzi
Nel piccolo, magmatico universo della politica varesina se ne vedono di tutti i colori. Sarebbe sciocco meravigliarsene essendo, in sedicesimo, la ripetizione di quanto accade in sede nazionale.
Con le stesse modalità e con qualche accentuazione che, se presa per il verso sbagliato, ci indurrebbe a mandare tutti quanti a quel paese. Transeat. La settimana si è aperta con l’annuncio del passaggio di Daniele Marantelli, deputato di lungo corso Pd, nelle file renziane. Lui, già bersaniano convinto, elettore di Cuperlo alle primarie, folgorato sulla via di Palazzo Chigi. Ma anche di Palazzo Estense, dove in molti lo danno candidato sindaco per il centrosinistra. Marantelli potrebbe concludere davvero la sua carriera pubblica nella città che l’ha visto nascere e crescere, come uomo e come politico. Ma per occupare l’ufficio che da decenni è in appalto alla Lega Nord deve riposizionarsi, rinnegando il suo recente passato. Tradimento? Per carità, è una quisquilia nell’oceano di generali incoerenze ideologiche, comportamentali, decisionali. Marantelli è una persona seria e perbene. E la politica oggi è un treno che ferma a tutte le stazioni. Ogni volta qualcuno sale, qualcun altro scende. Daniele Marantelli ha pure pagato il biglietto: «Al Paese (e a Varese, ndr) serve un Pd unito e coraggioso».............................................................................................................................................. Fossimo tutti della stessa pasta, dovremmo ascoltare il consiglio del senatore Antonio Razzi: «Amico mio, fatti li c... tua». Tanto oggi la politica è questa roba qui, una recita a soggetto, a seconda delle opportunità, che non cambieremo di certo noi. Figurarsi a Varese.( Da La Prealpina )
di Vincenzo Coronetti [ 07 dicembre 2014 ]
Spacciare la folgorazione fiorentina come " Il bene del Paese " ....ma va la !
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