Da settimane in alcune piazze del Centro Nord si è potuto assistere ad una strana mobilitazione: alcune persone in piedi, ferme, con un libro in mano. Una manifestazione pacifica e silenziosa delle “Sentinelle in piedi” , così si definiscono, che sostengono di difendere la libertà di espressione.
Una bella iniziativa verrebbe da dire, ma poi si capisce che le “Sentinelle” intendono difendere solo la libertà di alcuni e limitare quella di altri.
Infatti scendono in piazza contro i diritti dei gay,
Sul loro sito le “Sentinelle” si definiscono «una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà. Ritti, silenti e fermi vegliamo per la libertà d’espressione e per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna».
Ed allora ARCIGAY offre loro le sedie .
Stando sedute - prosegue Romani - le Sentinelle potranno vegliare senza crampi su un Paese in cammino verso l'uguaglianza, un valore fondante anche per i cattolici, almeno per quelli che non hanno ancora trasformato la fede in superstizione o folklore. D'altronde se, seppure con fatica, gli integralisti cattolici sono riusciti a superare lo shock della Terra sferica, con fiducia scommettiamo sulla possibilità che riescano prima o poi a rassegnarsi all'uguaglianza e al rispetto della Carta Costituzionale, abbandonando l'illusione di essere superiori a chicchessia o tutori di alcunché".
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