Vorrei ricordare a
Maroni, Salvini ed ai loro seguaci aspiranti indipendentisti e secessionisti del
Nord di leggersi un po’ la storia dell’Unità d’Italia, non quella che ci hanno
bugiardamente insegnato a scuola ma quella vera e autentica, cioè quella della
guerra di aggressione e di conquista che l’esercito piemontese compì nei
confronti del Regno di Napoli (o delle Due Sicilie) depredandolo delle molte
ricchezze (sia pure mal distribuite) di
cui disponeva.
Grazie a tale
conquista il Piemonte, incamerando l’oro dei Borboni, si salvò dall’imminente
pericolo di bancarotta, l’ex Lombardo-Veneto migliorò la propria agiatezza ed
il Sud, derubato di ogni bene (depositi d’oro e di danaro prelevati dal Banco
di Napoli, arredi di valore e opere d’arte asportati dai palazzi reali e
signorili, industrie varie, tessili e persino fonderie e acciaierie chiuse o
trasferite al Nord, ecc.) arretrò in una estrema povertà ed i suoi Cittadini di
basso ceto “caddero dalla padella nella brace”.
Se per
assurdo (sappiamo tutti che la storia non può tornare indietro) le Regioni del
Nord dovessero restituire il maltolto a quelle del Sud, questi “falsi
predicatori” chiederebbero ancora l’indipendenza o la secessione del Nord ? Credo
proprio di no! Quindi cari signori ricordatevi
dell’antico detto: “cosa fatta, capo ha”, oppure del detto partenopeo: “chi ha
avuto ‘a avuto e chi ha dato ‘a dato”. Ormai l’Unità d’Italia c’è, e come l’Euro ce la dobbiamo tenere.
Quindi cerchiamo di non tradire gli ideali e i
fini che ispirarono Garibaldi e Mazzini, che agirono in buona fede, in quanto essi ignoravano
le mire e gli intrighi di Cavour e di Re Vittorio Emanuele, i quali alla fine
non furono per niente riconoscenti nei loro confronti: basti pensare che il Re
non accolse nemmeno la richiesta che gli fece Garibaldi di arruolare nel suo
esercito i circa 500 superstiti delle truppe garibaldine dopo la fine della “guerra
di conquista” del Sud. Inoltre,
rifiutando ogni forma di ricchezza, Garibaldi chiese solo di essere nominato
almeno per un anno Governatore delle terre conquistate al fine di istaurare
nuove leggi e regolamenti per migliorare la convivenza tra i nobili ricchi
possidenti e la povera gente sfruttata e oppressa, ma anche questa richiesta
gli fu negata.
Leghisti ravvedetevi e studiate la storia !
5 aprile 2014
Martino
Pirone
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