lunedì 28 aprile 2014

FEMMINICIDIO -DA FUOCO ALLA EX ED ALLA FIGLIA

PESCARA - Lite in auto tra due conviventi davanti alla figlia di cinque anni, poi la follia dell'uomo che sparge benzina addosso a tutti e dà fuoco all'abitacolo, bloccando il tentativo estremo della donna di strappare la bimba alle fiamme: una storia di maltrattamenti finita in tragedia a Pescara, con padre e figlia morti carbonizzati, e la madre ricoverata in gravi condizioni al Centro Grandi Ustionati dell'ospedale S.Eugenio di Roma.
Secondo gli investigatori,  la donna aveva denunciato il convivente nel 2013 per maltrattamenti, sostenendo che l'uomo era violento e non voleva che la figlia avesse rapporti con le sorellastre. Lo scorso maggio il gip del tribunale aveva disposto l'allontanamento dell'uomo dal comune domicilio. A ottobre il convivente era stato condannato dal tribunale ad un anno di reclusione per maltrattamenti. Lo stesso tribunale gli aveva anche imposto di poter vedere la figlia soltanto una volta alla settimana, presso la scuola materna del paese e in presenza degli assistenti sociali comunali. L'uomo però aveva più volte violato le disposizioni e nei suoi confronti era stato emesso di recente anche un allontanamento coattivo dall'abitazione.

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