domenica 30 marzo 2014
QUESTA MATTINA di Paola Cattoretti
Questa mattina al Centro di Prossimità Caritas si è presentato un signore marocchino accompagnato dal bimbo di due anni. Si tratta di una persona molto riservata e umile, che conosciamo ormai da qualche anno. Alcune settimane fa aveva richiesto un lettino per il bambino e un passeggino, dato che il suo si era rotto. Con un po’ di fortuna e grazie alla generosità dei casoratesi siamo riusciti a recuperarli. Avere ottenuto non solo questo materiale, di cui aveva evidentemente bisogno, ma soprattutto aver trovato persone disposte ad ascoltarlo e a farsi carico delle sue necessità, lo ha reso a tal punto felice che mi ha abbracciato e baciato sulla fronte dicendomi: «Grazie Paola, mia sorella!». Ammetto che questo gesto inatteso mi ha ripagato di tante amarezze, di tante fatiche e mi ha fatto comprendere che “ogni vita umana è istituita dal debito dell’amore, grazie al quale l’altro è colui del quale si è responsabili, una persona che, una volta incontrata, ha diritto a essere destinataria dell’amore in virtù della prossimità che si è creata”, in questo, a mio avviso, consiste l’esortazione di S. Paolo: «Non abbiate alcun debito verso gli altri se non quello dell’amore reciproco». (Rm 13,8)
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