giovedì 13 febbraio 2014

Imprenditori, lavoratori , governo


Non passa giorno che un imprenditore non si uccida travolto dai debiti e dalle cartelle di Equitalia ; non passa giorno senza che lavoratori si trovino fuori dalle aziende il liquidazione ; non passa giorno che non si legga di aumenti di tasse dirette od indirette ; non passa giorno che non si venga  a conoscenza di scandali , ruberie di soldi nostri da parte di politici ,scoperti dalla vituperata magistratura ; non passa giorno che qualcuno ( magari lo stesso che ci deruba direttamente od indirettamente ) non  ricordi che non ci sono soldi ; non passa giorno …..
Ed il governo, ovvero quell’organismo composto da quei partiti che stanno al potere “per il nostro bene” cosa fa per affrontare la situazione  ?
Vara un progetto che argini la piaga della disoccupazione ?
Emana una legge che indichi una strategia per la ripresa industriale ?
Mette mano ad una riforma della scuola che ponga rimedio alle norme volute da Gelmini-Neutrini ?
Mette in campo una strategia efficace contro l’evasione fiscale ?
Si accorge che , anche grazie ai partiti che stanno al governo , la corruzione in Italia è pari a tutta quanta esiste negli altri paesi U.E. ?
…………….


Niente di tutto questo .
Da giorni assistiamo  , nel partito che ha voluto la presidenza del consiglio , ad una lotta fratricida per il potere, per la “ cadrega “ come diremmo noi lombardi .
Una sconcia lotta di palazzo lontana anni luce dai bisogni dell’Italia e che non fa che disgustare la gente che ha ben altri problemi .
Un teatrino vergognoso se si pensa che questo governo è nato con la scusa di salvare l’Italia , e con tale motto ci ha  rifilato tasse , disoccupazione ed aumento del debito pubblico .
 Avevano fatto alleanza con un pregiudicato, interdetto dai pubblici uffici , con la  promessa di realizzare in pochi mesi riforme che consentissero la ripresa economica ,nonche’ le votazioni per un nuovo parlamento .
Evidentemente costoro non tengono in alcun conto che il loro atteggiamento causa ulteriore repulsione per la politica , ulteriore disaffezione al voto .
A loro sta a cuore stare in sella fino al 2018,  mentre sempre più italiani sono spinti nel baratro di una  povertà senza ritorno .
Che vergogna !


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