“Vergogna! Come cittadino italiano, come appartenente all’Europa, mi vergogno, perché io sono responsabile della loro morte; perché ormai i morti nel Mediterraneo, ai quali ho dedicato già sette anni fa un libro sull’accoglienza degli stranieri, sono più di 20.000, e questa ecatombe continua… Vergogna perché continua a essere in vigore una legge che dichiara reato la clandestinità anche nel caso non sia stato commesso nessun crimine, e che addirittura ostacola i soccorsi dichiarandoli favoreggiamento: così gli immigrati vengono trattati come spazzatura e scarto da respingere e buttare a mare. Vergogna per
l’ipocrisia dei nostri governanti che, invece di assumersi le dovute responsabilità, conferite loro da noi cittadini che li abbiamo eletti perché governino con discernimento e giustizia, celebrano solo con retorica la loro omertà e la loro incapacità. Vergogna per il cinismo che abbiamo lasciato crescere, anche quando si manifestava nella forma di un razzismo indegno di un paese che ha conosciuto l’emigrazione e il disprezzo verso i suoi emigranti.” (Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose).
Per il centesimo anno si celebra oggi la Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato.
A tutti i migranti, alle famiglie di rifugiati, che in questi anni ho incontrato e conosciuto, va il mio ringraziamento per quanto hanno saputo donarmi (nonostante le fatiche e le difficoltà) aiutandomi ad essere una persona migliore.
Auguro a tutti quanti noi di camminare insieme, sostenendoci vicendevolmente, verso un mondo diverso.
Da un post di Paola Cattoretti
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO