Con il voto del Parlamento sulla direttiva europea in materia di vivisezione l’Italia compie un passo avanti per la tutela degli animali e per una ricerca scientifica basata su metodi innovativi e alternativi”.
“Molti sono i punti efficaci delle nuove norme, in particolare il divieto di allevare nel territorio nazionale cani, gatti e primati che siano destinati alla sperimentazione, lo stop per i test concernenti le droghe, l’alcool, il tabacco, e restrizioni per gli esperimenti bellici e le esercitazioni didattiche, così come si stabilisce finalmente, almeno, l’obbligo di anestesia, che finora in Italia non era utilizzata in almeno il 20% degli esperimenti”.
“Ma la cosa più importante è che da oggi il Governo dovrà finanziare e favorire lo sviluppo di metodi alternativi che non prevedano la sperimentazione animale. Un’occasione per porre all’avanguardia la ricerca scientifica, oltre che per rispondere alla sensibilità oggi manifestata dalla gran parte dei cittadini. D'altra parte la grande forza del progresso scientifico è sempre stata la capacità di cercare continuamente nuove tecniche e pratiche, di rimettere in discussione fatti e conoscenze, oltre che metodi e prassi, senza mai considerarle dogmi irremovibili”.
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