Al prof. Vitelli che meritoriamente tiene alta la fiaccola antinazifascista e la memoria dell’Olocausto, mi permetto di far osservare - a mio modesto avviso - che ha ormai poco senso richiedere la revoca della Cittadinanza Varesina accordata a Mussolini 90 anni fa, a parte forse il “valore simbolico” che tale atto comporterebbe (ma col rischio di rinfocolare polemiche non ancora del tutto assopite). Per condannare le violenze perpetrate dai regimi totalitari e dei loro capi, sia di destra che di sinistra, basta la Storia, mentre le revoche di onorificenze si dovrebbero attuare nei confronti dei vivi e non dei morti
Perché piuttosto il nostro Prof. non si attiva per la revoca del “Cavalierato” a Berlusconi? Questo sì sarebbe un atto meritorio e simbolicamente significativo, che servirebbe anche a dissuadere i detentori di onorificenze pubbliche da comportamenti indecorosi e scorretti, o comunque non consoni ai titoli onorifici di cui sono stati in precedenza insigniti.
Concordo invece sulla proposta del Professore che invita i nostri governanti, come ha ben fatto la Merkel, ad onorare e ricordare più spesso i nostri “luoghi della memoria” e le vittime delle barbarie, di qualsiasi colore politico.
Perché piuttosto il nostro Prof. non si attiva per la revoca del “Cavalierato” a Berlusconi? Questo sì sarebbe un atto meritorio e simbolicamente significativo, che servirebbe anche a dissuadere i detentori di onorificenze pubbliche da comportamenti indecorosi e scorretti, o comunque non consoni ai titoli onorifici di cui sono stati in precedenza insigniti.
Concordo invece sulla proposta del Professore che invita i nostri governanti, come ha ben fatto la Merkel, ad onorare e ricordare più spesso i nostri “luoghi della memoria” e le vittime delle barbarie, di qualsiasi colore politico.
Giovanni Dotti
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