GRAVINA - Ieri mattina intorno alle 12.30 Domenico Dezio, 56 anni, residente ad Altamura, ha perso la vita schiacciato tra un tir e un rimorchio.
L’uomo, sposato e con una figlia di venti anni, lavorava da anni presso la sede barese della «Sirti», azienda italiana leader nel settore dell'impiantistica di rete. Dezio, insieme ad altri due colleghi, aveva appena completato di scaricare parte della merce in un deposito in zona «Terra Santa», un triangolo di terra separato dal cimitero gravinese dalla statale per Irsina. Sul rimorchio era rimasto un mini escavatore Bobcat, che l’operaio al volante del mezzo pesante avrebbe dovuto trasportare altrove. Appena fuori dal magazzino, nel momento della svolta a sinistra una manovra sarebbe stata fatale. Dezio, nel posto sbagliato al momento sbagliato, è stato travolto senza appello dalle ruote anteriori del carrello che trasportava la macchina operatrice. Sfregiato anche all’altezza del volto. Al volante del mezzo “assassino”, l’autista, suo amico non si è accorto della presenza del 56enne, rimasto alle spalle del camion. «Non poteva vederlo», si vociferava ieri tra le forze dell’ordine intervenute.
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