sabato 24 agosto 2013

L'INUTILE CASERMA DI INDUNO OLONA ( VA )

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,
   mi consenta di esprimere un sincero apprezzamento alla signora Maria Angela Bianchi, Sindaco di Induno Olona, per il suo sentito intervento sui problemi che interessano i Cittadini di detto Comune ed in particolare quelli che riguardano la costruenda linea ferroviaria Varese - Stabio (la SA-RC del Nord), per la quale ha scritto persino al Presidente della Repubblica e (l’inutile) Caserma Carabinieri ad Induno Olona.
   A proposito della Caserma Carabinieri desidero ricordare che l’ex Sindaco di Induno, Carlo Crosti, nel maggio 2004, al ritorno dall’incontro in Regione con i Ministri dell’Interno e delle Infrastrutture, con il Presidente Formigoni e con il Generale dei Carabinieri pomposamente dichiarò che entro due anni la Caserma CC di Induno, come anche le altre 23 in tutta la Lombardia (di cui 5 in prov. di Varese), sarebbe stata costruita e funzionante, anzi quella di Induno ancora prima perché era già pronto il progetto e l’area disponibile. Poi tutto fermo sino a maggio 2007 quando furono stanziate i fondi per questi progetti.  Era l’epoca del grande “palazzinaro” Formigoni, bastava costruire, avviare opere anche se inutili e con progetti dispendiosi: ospedali, sedi per uffici regionali, strade, caserme ed altro.  L’ “eccellente” personaggio riusciva a convincere e coinvolgere sulle sue scelte Ministri e Sottosegretari, Dirigenti della P.A. e politici della sua coalizione.

   La Sindaca di Induno fa benissimo a denunciare ed evidenziare il fatto che in parte lo “scatolone” che dovrebbe accogliere la Caserma è stato costruito e da un bel po’ di tempo risulta abbondanato e intorno primeggia l’erba alta.  Ha scritto persino all’attuale Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, il quale da quando è Ministro si occupa prevalentemente a difendere il suo Capo e a studiare con gli altri Colonnelli di partito come annullare o comunque evitargli la pena che gli è stata comminata.   Io spero che la Sindaca Bianchi, a differenza dei suoi predecessori, ritenga completamente sbagliata l’idea che a suo tempo fu presa di avere una Caserma CC ad Induno Olona, per l’errata convinzione di “un maggiore controllo del territorio e difesa dei Cittadini”, nonostante vi siano due Caserme Carabinieri ad un tiro di schioppo: Varese ed Arcisate.
   A tale riguardo, caro Direttore, ricordo una mia lettera del 15 aprile 2008, dove chiarisco l’inutilità e lo spreco di danaro pubblico per tali opere.  

“mi riferisco all’annunciata costruzione di una caserma dei Carabinieri ad Induno Olona, la cui notizia è riapparsa dopo un lungo periodo di silenzio al riguardo.
    Speravo che  nel frattempo i promotori di tale iniziativa si fossero ravveduti ed avessero capito l’inutilità di quest’opera e  lo sperpero di soldi pubblici.
    Coloro che vogliono la caserma diranno che  la stessa è necessaria per un migliore controllo del territorio ed una maggiore sicurezza dei cittadini.
    Niente di più errato e ciò per i seguenti motivi:
    •    esiste un’altra caserma Carabinieri ad Arcisate, a meno di due chilometri;
    •    a Varese, confinante con Induco Olona, esiste, ovviamente, la caserma CC., il Nucleo Radio Mobile, oltre al Comando Compagnia ed il Comando Gruppo;
    •    se la sorveglianza del territorio non è sufficiente è per carenza di personale e non per la mancanza di un’altra caserma;
    •    l’istituzione di un’altra caserma comporta un doppio dispendio di risorse umane (personale fisso interno) e finanziarie (spese  di funzionamento );
    •    invece, con detto personale fisso, si possono costituire più pattuglie per la caserma esistente,  avendo così un più intenso pattugliamento sul territorio ed una maggiore sicurezza per i cittadini;
    •    per questi motivi occorre valutare la necessità e l’opportunità di ampliare la caserma di Arcisate, oppure, eventualmente,  costruirne  una nuova , adeguata alle nuove e cresciute esigenze, tra Arcisate ed Induno, anche se  in territorio di Induno, ma non un doppione.
Io penso che il tutto sia nato da una questione di campanilismo e dall’iniziativa di   amministratori  locali che volevano dimostrare il proprio interessamento ai problemi della sicurezza dei concittadini”.
23/08/2013
Martino Pirone - Arcisate

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