lunedì 12 agosto 2013

LA RIPRESA, QUESTA CHIMERA


La ripresa economica c’è o non c’è ?  Il ritornello che  la ripresa sia dietro l’angolo viene cantato dal presidente del consiglio  e da suoi ministri con una insistenza  che stride con la drammatica realtà quotidiana .
Già in passato abbiamo udito mantra simili da parte dei suoi attuali  patners di governo , sia a livello nazionale che locale . Famoso fu un assessore regionale lombardo di CL che in data 6 novembre 2009, a Besnate ,  di fronte agli “ imprenditori che resistono disse “ l’economia è come un treno che si trova in un tunnel , ma io vedo la fine “. Lui con 10.000 euro al mese nel tunnel non c’è mai stato !.  Prima o poi questa maledetta recessione dovrà finire . Ma intanto ,purtroppo ,tutti gli indicatori continuano a tendere al peggio : aumentano i disoccupati, aumenta in modo vertiginoso il debito pubblico, diminuiscono i consumi interni, per il sedicesimo trimestre consecutivo siamo di fronte al profondo rosso  .
Forse vedono una simil-  ripresa in qualche segno positivo nelle esportazioni o nella apertura di nuovi negozi : nel primo caso si tratta di ripresa in casa d’altri ( America, Inghilterra …) ,nel secondo , in molte circostanze , siamo di fronte a situazioni   disperate di disoccupati – specie over 40/50 –cui non resta altro che dare fondo ai risparmi propri e dei parenti per avviare una qualche attività commerciale per campare .


Del resto Bankitalia non è particolarmente ottimista ,limitandosi a dire che si nota “ una attenuazione della debolezza ciclica “ ( che tradotto vuol dire “ andiamo sempre male, ma meno male di ieri “ ), mentre Confindustria parla di “ ripresa in vista …ma a passi lenti “.
E’ la politica governativa che oggi come ieri , per giustificare la propria esistenza al comando della barca che affonda , esprime frasi  già sentite per anni , alimentando una credibilità pari a zero .
Il clima di sfiducia continua inesorabilmente la sua performance negativa, l’emorragia di imprese in difficoltà non accenna ad attenuarsi , mentre la pressione fiscale blocca gli investimenti  ed i consumi .
L’assurdo è che il governo riconosce che gli italiani sono strozzati dalle tasse e dall’evasione fiscale ,ma ,oltre a non diminuire la tassazione generale  ,costringe i comuni ad aumentare le proprie !
La cruda realtà ha fatto dire anche al card . Bagnasco che  “Una vera ripresa dell’occupazione ancora non si vede”…. infatti  l’affanno di famiglie, giovani e anziani morde e non aspetta tempo”.
Anni fa Berlusconi diceva che coloro che parlavano di crisi economica erano anti italiani perché offrivano una cattiva immagine all’estero ( lui ci vuole tutti belli e liftati  , sorridenti ,magari con una o più  amanti  dell’età di nostra nipote  ) ; non vorremmo che i disoccupati e gli imprenditori che si uccidono per la disperazione economica siano tacciati dal governo di antipatriottismo , dopo che vari ministri si sono prodigati nel ripetere la frase tramontiana “ nessuno sarà lasciato solo “.
E si è visto e si vede ogni giorno .



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