Qui, nel profondo sud dove è il caldo insopportabile ad imporre per lo più la tendenza del look succinto, tra mille problemi assai gravi da affrontare, c’è spazio anche per la crociata in difesa del rispetto dei luoghi istituzionali. Battaglia forse troppo rigorosa nei contenuti, quella intrapresa a Gela, se anche le semplici infradito sono state messe al bando. Vada per i pantaloncini, i top scollati ed i pantaloni a vita bassa, troppo bassa.
Ma le infradito siamo sicuri che arrechino offesa al sacro luogo della municipalità? Qualche eccesso nella crociata pro decoro ingaggiata a Gela contro le tette al vento c’è. Per fortuna niente multe a chi arriva in municipio in abiti extrasmall. Sono un altolà del piantone e il ritorno a casa a riparare all’errore. Ma per il primo cittadino Angelo Fasulo che ha voluto l’ordinanza quel luogo istituzionale che sente di diver difendere, riserva la peggiore delle punizioni: dal suo ufficio dalla vista mozzafiato che si affaccia sul cuore del Lungomare per tutto il giorno non vedrà altro che bellezze in costume, giovani e meno giovani che vanno e tornano dalla spiaggia con infradito e pance iperabbronzate ed in bella vista. -
Da La Sicilia
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