Vi siete mai chiesti come si può fare per evadere il fisco restando
nella legge ? La risposta è semplice: non
c’è bisogno di uscire dall’Italia e portare i soldi nei “Paradisi fiscali”, basta
costituire una FONDAZIONE.
Vi siete mai chiesti perché
numerosi uomini politici, ma anche banche, capitani d’industria e
professionisti vari, e perfino semplici cittadini dotati di furbizia e senso
degli affari ricorrono a questo
strumento ? Vero e proprio “strattagemma
legale” per evitare controlli fiscali e non pagare le tasse. (Per chi vuole approfondire la materia si
rimanda al recente articolo del giornalista Filippo Barone).
Perché
un siffatto istituto è stato esentato da oneri fiscali e dall’obbligatorietà di
certificare e sottoporre a controllo i propri bilanci, come già stabilito dalle
norme precedenti alla legge di riforma Bassanini del 1996? E perché si consente a chiunque la possibilità
di costituire una Fondazione, sicché ne sono spuntate a centinaia, come funghi,
in questo nostro Bel Paese ? E perché in molti casi non si sono invece
costituite delle semplici ASSOCIAZIONI,
che avrebbero permesso una maggior trasparenza e maggiori controlli ? Oppure
perché non si sono posti dei vincoli più stretti sia per la loro costituzione
che per la loro gestione ?
Son tutte queste domande che meriterebbero doverose risposte da parte
dei nostri governanti, anche perché l’Italia è divenuta l’esempio del
malcostume finanziario e del profitto illegale grazie ad una miriade di leggi e
leggine varate negli ultimi decenni dai nostri beneamati politici.
Alla luce di quanto sopra CHIEDIAMO al Governo di studiare una opportuna
seria RIFORMA DELLE “FONDAZIONI”, nonché una più stretta limitazione della
possibilità di costituirne di nuove ed un obbligo di trasformazione in ASSOCIAZIONE di quelle per
le quali non dovessero più sussistere i requisiti.
In una parola chiediamo ai politici SEMPLIFICAZIONE, eliminando norme
che favoriscono l’evasione e riducano a pochi articoli l’attuale legislazione
sulle Fondazioni, che attualmente è troppo arzigogolata e confusa (pacchia per
i furbi e gli esperti del settore!).
Varese, 22 agosto 2013
Giovanni
Dotti e Martino Pirone
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