giovedì 25 luglio 2013

VARESE : I SINDACATI CONTRO LA MODIFICA DELLA LEGGE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO .



Perché ogni volta che in Italia c'è un avvicendamento al Governo la prima cosa che toccano sono le norme in materia di sicurezza e salute sul lavoro?  La domanda sorge spontanea, avrebbe detto Antonio Lubrano. Ed è la stessa domanda che si è posto il sindacato (Cgil, Cisl e Uil) e girato ai parlamentari varesini  (Marantelli, D'Adda, Gadda, Senaldi, Bossi, Giorgetti, Candiani, Bignami, Catalano, Petraroli e Librandi) per la discussione in parlamento del Decreto del fare voluto dal governo Letta.
punti che vengono contestati sono cinque: la sostituzione del documento di valutazione dei rischi da interferenze (Duvri) con la nomina di un incaricato in possesso di formazione, esperienza e competenze professionali tipiche del preposto, per sovrintendere alla cooperazione e al coordinamento tra le imprese in caso di appalto; l'individuazione di una fascia di settori di attività a basso indice infortunistico definita per decreto; la non applicazione delle misure per la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili ai piccoli lavori, finalizzati alla realizzazione o manutenzione di infrastrutture per servizi la cui durata presunta non è superiore ai dieci uomini giorno; abrogazione dell'obbligo di denuncia degl infortuni di durata superiore ai tre giorni all'autorità di pubblica sicurezza del comune dov'è avvenuto l'infortunio; semplificazione degli adempimenti relativi all'informazione, formazione e sorveglianza sanitaria alle prestazioni che prevedano una permanenza del lavoratore in azienda non superiore alle 50 giornate di lavoro.

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