mercoledì 24 luglio 2013

PONTE DEL SORRISO ? L'AVEVAMO DETTO !

Riceviamo e pubblichiamo

( la lettera fa riferimento ad una articolo dal titolo " Il mio diario di ricovero al Del Ponte " del figlio di 10 anni in cui racconta situazioni viste ed affrontate di persona . Situazioni per altro, in qualche caso evidenziate dal comitato " Per un solo ospedale .)

PONTE DEL SORRISO ?  ….  L’AVEVAMO DETTO !


    Leggiamo sulla PREALPINA di mercoledì 24 luglio le critiche del giornalista di STRISCIA LA NOTIZIA  Max Laudadio a proposito della degenza di sua figlia nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Del Ponte di Varese.
Tutte osservazioni che noi del COMITATO PER UN SOLO OSPEDALE A VARESE  avevamo denunciate a suo tempo rimanendo inascoltati dalla classe politica che ci governa, sia a Varese in Comune che a Milano in Regione. E che non avremmo voluto ripetere.  Ma visto che la polemica continua, ci sentiamo in dovere di riintervenire.  
    Anzitutto ci sembra doveroso fare una precisazione, visto che anche il giornalista Laudadio è caduto nell’abbaglio di confondere “l’associazione di beneficenza che svolge l’attività di intrattenimento dei piccoli ricoverati tramite i propri Volontari e che principalmente dovrebbe essere senza scopo di lucro” con la Fondazione Onlus Ponte del Sorriso.  Confusione che spesso molti fanno, non sapendo della doppia veste della Signora Crivellaro, Presidentessa sia della prima (C.T.B.O. = COMITATO TUTELA BAMBINO IN OSPEDALE, con funzioni ludiche che si avvale dell’opera di Volontari) che della seconda (FONDAZIONE PONTE DEL SORRISO ONLUS, che è stata costituita allo scopo specifico di raccogliere fondi per la realizzazione del futuro grande Polo Materno Infantile al Del Ponte).  Proprio il mega progetto che noi del Comitato abbiamo sempre osteggiato.


    Sottolineiamo, per sfrondare ogni equivoco, che l’Associazione C.T.B.O. essendo costituita da Volontari non retribuiti non necessita di raccolta fondi, come invece la Fondazione PONTE DEL SORRISO, nata per tutt’altro scopo.
   Quanto ai disservizi, agli spostamenti dei malati (specie dei più gravi, sia bambini che donne adulte) da un ospedale all’altro per vari accertamenti e cure, ne abbiamo già ampiamente parlato a più riprese in precedenza e sono stati riportati in numerosi articoli dai giornali locali stampati e on-line. Tutti inconvenienti da noi denunciati che certamente persisteranno anche dopo la realizzazione del megapolo al Del Ponte.  Perché ad es. anche con una Radiologia ed una Chirurgia pediatrica si potrà solo ridurre ma non eliminare la necessità degli spostamenti verso l’Ospedale di Circolo, come anche ammette il D.G. Callisto Bravi. Per non parlare poi delle ulteriori maggiori spese di gestione che una struttura del genere certamente comporterà.
    Ricordiamo che tutti gli inconvenienti evidenziati non sarebbero occorsi, né al presente né in futuro, se detto Polo Materno-Infantile (perché è bene ricordare che non ci sono solo i bambini ma anche donne in gravidanza, partorienti e pazienti con patologie ginecologiche anche gravi) fosse stato trasferito nell’area dell’Ospedale di Circolo, dove già esistono tutte le specialità di riferimento e (come molti hanno fatto notare) padiglioni abbastanza recenti vuoti e abbandonati  lasciati andare alla malora, che se ristrutturati potrebbero benissimo accogliere tutte le Divisioni per “acuti” (Pediatria, Ostetricia, Ginecologia, Neonatologia) ora impropriamente dislocate all’Ospedale Del Ponte.

Varese, 24 luglio 2013      
                                                                                                              Giovanni Dotti e Martino Pirone

                                                                                   Promotori del Comitato per un solo ospedale a Varese                                          

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