( la lettera fa riferimento ad una articolo dal titolo " Il mio diario di ricovero al Del Ponte " del figlio di 10 anni in cui racconta situazioni viste ed affrontate di persona . Situazioni per altro, in qualche caso evidenziate dal comitato " Per un solo ospedale .)
PONTE DEL SORRISO
? ….
L’AVEVAMO DETTO !
Leggiamo sulla
PREALPINA di mercoledì 24 luglio le critiche del giornalista di STRISCIA LA
NOTIZIA Max Laudadio a proposito della
degenza di sua figlia nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Del Ponte di
Varese.
Tutte osservazioni che noi del COMITATO PER UN SOLO OSPEDALE
A VARESE avevamo denunciate a suo tempo
rimanendo inascoltati dalla classe politica che ci governa, sia a Varese in
Comune che a Milano in Regione. E che non avremmo voluto ripetere. Ma visto che la polemica continua, ci
sentiamo in dovere di riintervenire.
Anzitutto ci
sembra doveroso fare una precisazione, visto che anche il giornalista Laudadio
è caduto nell’abbaglio di confondere “l’associazione di beneficenza che svolge
l’attività di intrattenimento dei piccoli ricoverati tramite i propri Volontari
e che principalmente dovrebbe essere senza scopo di lucro” con la Fondazione
Onlus Ponte del Sorriso. Confusione che
spesso molti fanno, non sapendo della doppia veste della Signora Crivellaro,
Presidentessa sia della prima (C.T.B.O. = COMITATO TUTELA BAMBINO IN OSPEDALE,
con funzioni ludiche che si avvale dell’opera di Volontari) che della seconda
(FONDAZIONE PONTE DEL SORRISO ONLUS, che è stata costituita allo scopo
specifico di raccogliere fondi per la realizzazione del futuro grande Polo
Materno Infantile al Del Ponte). Proprio
il mega progetto che noi del Comitato abbiamo sempre osteggiato.
Sottolineiamo, per
sfrondare ogni equivoco, che l’Associazione C.T.B.O. essendo costituita da
Volontari non retribuiti non necessita di raccolta fondi, come invece la
Fondazione PONTE DEL SORRISO, nata per tutt’altro scopo.
Quanto ai disservizi,
agli spostamenti dei malati (specie dei più gravi, sia bambini che donne
adulte) da un ospedale all’altro per vari accertamenti e cure, ne abbiamo già
ampiamente parlato a più riprese in precedenza e sono stati riportati in
numerosi articoli dai giornali locali stampati e on-line. Tutti inconvenienti
da noi denunciati che certamente persisteranno anche dopo la realizzazione del
megapolo al Del Ponte. Perché ad es.
anche con una Radiologia ed una Chirurgia pediatrica si potrà solo ridurre ma
non eliminare la necessità degli spostamenti verso l’Ospedale di Circolo, come
anche ammette il D.G. Callisto Bravi. Per non parlare poi delle ulteriori
maggiori spese di gestione che una struttura del genere certamente comporterà.
Ricordiamo che
tutti gli inconvenienti evidenziati non sarebbero occorsi, né al presente né in
futuro, se detto Polo Materno-Infantile (perché è bene ricordare che non ci
sono solo i bambini ma anche donne in gravidanza, partorienti e pazienti con
patologie ginecologiche anche gravi) fosse stato trasferito nell’area
dell’Ospedale di Circolo, dove già esistono tutte le specialità di riferimento
e (come molti hanno fatto notare) padiglioni abbastanza recenti vuoti e
abbandonati lasciati andare alla malora,
che se ristrutturati potrebbero benissimo accogliere tutte le Divisioni per
“acuti” (Pediatria, Ostetricia, Ginecologia, Neonatologia) ora impropriamente
dislocate all’Ospedale Del Ponte.
Varese, 24 luglio 2013
Giovanni
Dotti e Martino Pirone
Promotori del Comitato per un solo
ospedale a Varese
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