mercoledì 10 luglio 2013

NELSON MANDELA , TESTAMENTO BIOLOGICO ,EUTANASIA ED ESPERIENZA PERSONALE


La situazione sanitaria del grande personaggio africano ci induce ad alcune riflessioni di attualità circa il testamento biologico ed eventualmente l’eutanasia .
Infatti sui giornali si rincorrono le voci dei famigliari che si contraddicono di ora in ora .
Alcuni lo descrivono in uno stato vegetativo , altri lo danno in miglioramento, altri ancora vorrebbero “ staccare la spina “ e lasciarlo riposare per sempre .
Ecco allora, come dicevamo, che ancora una volta siamo costretti a domandarci : se Mandela fosse nelle sue piene facoltà , in che modo vorrebbe concludere la sua esistenza , stante la irreversibilità delle sue condizioni ?
Se fosse stato possibile il testamento biologico anche per lui, cose avrebbe scelto ?
Io so cosa verrei per me ! Vorrei decidere sulla fase terminale della mia esistenza , per me non avrebbe senso vivere una vita  artificiale .
Ecco perché è importante  firmare presso gli uffici comunali la proposta di legge di iniziativa popolare avente come titolo : “ Rifiuto di trattamenti sanitari  e liceità dell’autanasia , “ a cura dell’associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, Uaar , con l’adesione di Umberto Veronesi, della compianta Margherita Hack ….e di SEL ,Circolo Laghi .
Come altre leggi , non sarebbe un obbligo, ma una giusta opportunità .
Le mie considerazioni a questo punto sarebbero terminate , se proprio ieri un episodio  drammatico  , accanto ad altri avvenuti in passato  ,non mi avesse indotto ad ampliare la riflessione .
La moglie di un mio amico mi ha telefonato in quanto il marito, ricoverato in ospedale con tumore metastatizzato , desiderava vedermi . Prontamente l’ho raggiunto,  sospettando che tale richiesta ne sottintendesse  un’altra , che già mi fu fatta in passato da due altri carissimi amici  affetti dal medesimo male .
Purtroppo  non mi sbagliavo .
Il mio amico , ridotto ad uno scheletro, cosciente ma  senza più capacità di articolare correttamente una parola, si toccava il petto e la testa per indicarmi dolori insopportabili  in quelle aree dovuti a metastasi  ai polmoni e metastasi con emorragia al cervello , come mi hanno confermato i colleghi che l’hanno in cura .
Guardandomi fisso negli occhi , raccogliendo le ultime forze ha sibilato “ aiutami “ accompagnando la parola con un gesto della mano che significava “ ad andare via “ …a morire .
Supplicava da me un atto di amicizia che non avrei potuto soddisfare  stante la legislazione italiana attuale .
Ho cercato allora di sviare il discorso , ma lui continuava a guardarmi supplicante . Terribile !
Il dramme è che lui è cosciente e il suo destino certo sarà la morte per soffocamento tra atroci sofferenze  ( metastasi polmonare ) se prima non avverrà  un collasso cardio-circolatorio .
Come ha scritto Pierluigi Welby  nella sua lettera al presidente della repubblica “ …in questo Paese non c’è pietà “  ed  io aggiungo che “ in questo Paese non c’è umanità “.
E allora chiedo a chi ha pietà, a chi possiede umanità,  di recarsi negli uffici del proprio comune a firmare la proposta di legge popolare per il testamento biologico e l’eutanasia .




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