venerdì 5 luglio 2013

MORTO SUL LAVORO : LA FAMIGLIA DI CHRISTIAN SINOPOLI CI SCRIVE

Siamo i famigliari di Christian Sinopoli, un meraviglioso ragazzo di 37 anni morto il 6 febbraio 2013 all’interno
 dello stabilimento della ditta FRAL nel Vicentino mentre prestava opera di manutenzione su un magazzino
 automatico chiamato Modula Sintes 1.7 prodotto dall’azienda della quale era dipendente da 12 anni, la System
 Logistics S.p.A. di Fiorano Modenese. Scontato dire che pretendiamo venga fatta giustizia. In questa occasione
però ciò che vorremmo sapere é:
1) Perché nel 2005 muore un giovane di 33 anni con la testa schiacciata da un magazzino automatico chiamato
 Modula S 500 prodotto dalla System Logistics S.p.A. e solo dopo otto anni tocca a Christian con una dinamica

2) Perché un uomo di 76 anni deve seppellire il figlio e peggio ancora due bambine devono crescere senza
 l’amore di un padre a causa della scelta dell’azienda System Logistics S.p.A. di risparmiare poche centinaia di
 il costo sarebbe ricaduto comunque sull’acquirente (cfr verbale SPISAL di Vicenza) ?
3) Perché in Italia, paese all’avanguardia nel settore dell’automazione industriale, dopo 5 mesi dall’incidente
 é accaduto il giorno dell’incidente malgrado il verbale SPISAL di Vicenza e le testimonianze dei presenti parlino 
chiaro sul fatto che si stesse eseguendo un test completo della macchina in modalità automatica senza sicurezza
migliorata?
4) Perché l’appuntamento per la perizia sul software della macchina che ha ucciso Christian viene continuamente
 rimandato?
5) Perché il 14 maggio 2013 i periti del pm l’ing. Federico Sartori ed il suo ausiliare l’ing. Carlo Alberto Sartor, il
 perito dell’azienda indagata Prof. Rita Cucchiara ed alcuni tecnici dell’azienda stessa si sono incontrati presso la
 ditta FRAL di Vicenza, dove é avvenuta la tragedia, senza avvisare il legale della famiglia, l’avv. Bortolotto
 Edoardo (consulente anche di Medicina Democratica) e senza nemmeno la presenza della Polizia Giudiziaria ? E 
perché in seguito a questo incontro non ci é dato sapere cosa sia accaduto visto che non c’é un verbale ?
6) Perché a distanza di 5 mesi non abbiamo ancora ricevuto dalla System Logistics S.p.A. la documentazione 
tecnica del macchinario che ha ucciso Christian, malgrado nostre ripetute richieste anche scritte dallo stesso 
avvocato Bortolotto Edoardo? Come fa il nostro consulente tecnico a partecipare alle operazioni peritali se non ha
 materiale in mano su cui prepararsi ?
7) Perché i macchinari che hanno ucciso Christian presenti in molte aziende Italiane ed estere non sono ancora 
stati bloccati affinché la System Logistics S.p.A. di Fiorano Modenese, come impartito dallo SPISAL di Vicenza,
non li adegui alle normative di sicurezza vigenti “al fine di evitare il ripetersi di analoghi infortuni”?
 Perché dal verbale dello SPISAL di Modena che si é occupato dell’infortunio mortale avvenuto nel Modenese 
nel 2005 non si riscontrano anomalie e invece dopo otto anni il verbale SPISAL di Vicenza accerta “presenza di 
contravvenzioni alle norme per la sicurezza del lavoro” malgrado i macchinari in questione siano pressoché gli
 stessi ?
9) Perché la fedele compagna di Christian da 20 anni, madre delle sue figlie, che non ha avuto il tempo di 
coronare il sogno di sposarsi in presenza delle sue bambine, non ha il diritto di beneficiare di una rendita che le 
permetta di continuare a pagare il mutuo della casa che insieme avevano acquistato ?
10) Perché vengono fatti corsi, assemblee, riunioni, convegni, vengono scritti libri, manuali, verbali, nascono 
associazioni, siti web, onlus che parlano di sicurezza sul lavoro e ogni anno muoiono più di mille persone proprio 
sul lavoro?
… E poi non chiamatele “morti bianche”, perché il dolore che ci divora lo stomaco é NERO, il colore che ha visto
 Christian quando la macchina l’ha colpito forte in testa é NERO e se non verrà fatta giustizia il futuro sarà NERO…
 per la rabbia ! Attendiamo fiduciosi una risposta.
Cordiali saluti
La famiglia di Christian Sinopoli 

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