On. Beatrice Lorenzin, Ministero della Salute
Presidente Enrico Letta, Presidena Consiglio dei Ministri
Presidente Enrico Letta, Presidena Consiglio dei Ministri
Istituire il Registro Tumori nella Regione Campania
Gentile Ministro Lorenzin,
Sono un semplice cittadino di 21 anni, le scrivo come tale, non essendo affiliato ad alcun movimento politico o organizzazione.
Come molti miei coetanei in tutta Italia, da Varese a Trapani, studio all'Università (Medicina e Chirurgia), faccio attività fisica, ho degli interessi culturali che coltivo, degli amici, dei genitori che pagano le tasse.
Ma nonostante ciò, non sono ESATTAMENTE come i miei coetanei del resto d'Italia, ed il motivo è molto semplice: io vivo a San Felice a Cancello.
Come lei di certo saprà, San Felice è l'ulteriore vertice di quel tristemente noto Triangolo della Morte che comprende Nola, Marigliano, Acerra, e paesi limitrofi (come Pomigliano d'Arco, paese già noto per altre problematiche) a cui si aggiunge la Terra dei fuochi a nord di Napoli, e la zona compresa tra Caserta e Maddaloni, dove si trova la cava Cementir.
Fin da quando ero piccolo, nella mia famiglia ci saranno stati almeno una decina di casi di tumore, due dei quali sono stati letali, mentre gli altri sono stati fortemente debilitanti fisicamente ed emotivamente.
Se Lei venisse qui e interpellasse delle persone a caso a Caserta, Maddaloni, San Felice o Acerra, scoprirebbe che tutti - dico sul serio: TUTTI - hanno avuto un caso di tumore in famiglia.
Addirittura, due mie compagne di Liceo hanno perso i loro padri, a causa di un tumore. Sa qual è la cosa più triste? L'abitudine.
Noi di questa terra abbiamo a che fare con talmente tanti casi di tumore ogni anno, che ormai non ce ne sorprendiamo più: vediamo a questa malattia come ad una spece di "norma", ci rattristiamo quando veniamo a sapere di qualcuno che si ammala, ne conosciamo la gravità, ma sappiamo che vivendo qui era quasi inevitabile.
Ministro Lorenzin, badi bene: qui non si tratta del solito stereotipo del napoletano fatalista e piagnone, che si rassegna davanti alle difficoltà: nessuno di noi accetta di vivere in questa "normalità", nessuno di noi accetta di vivere pensando che, da qui ad un anno, potrebbe trovarsi su un letto d'ospedale a sperimentare la fragilità estrema del corpo umano.
Ministro della Salute, la prego, ci dia lo strumento per combattere questa battaglia: istituisca il Registro Tumori nella Regione Campania.
So che Lei ha dichiarato da poco di voler affrontare la problematica iniziando a studiarne l'epidemiologia, ebbene: ci dovrebbe essere già uno strumento per questo, se non fosse che la Consulta lo dichiarasse illegittimo perché non rientrava nei piani di rientro del deficit sanitario.
Ministro Lorenzin, non so cosa pensassero i Giudici della Corte Costituzionale quando hanno emesso questo verdetto; io so solo che mio cugino non ha mai potuto compiere 14 anni.
In fede,
Gianuario Cioffi
Gentile Ministro Lorenzin,
Sono un semplice cittadino di 21 anni, le scrivo come tale, non essendo affiliato ad alcun movimento politico o organizzazione.
Come molti miei coetanei in tutta Italia, da Varese a Trapani, studio all'Università (Medicina e Chirurgia), faccio attività fisica, ho degli interessi culturali che coltivo, degli amici, dei genitori che pagano le tasse.
Ma nonostante ciò, non sono ESATTAMENTE come i miei coetanei del resto d'Italia, ed il motivo è molto semplice: io vivo a San Felice a Cancello.
Come lei di certo saprà, San Felice è l'ulteriore vertice di quel tristemente noto Triangolo della Morte che comprende Nola, Marigliano, Acerra, e paesi limitrofi (come Pomigliano d'Arco, paese già noto per altre problematiche) a cui si aggiunge la Terra dei fuochi a nord di Napoli, e la zona compresa tra Caserta e Maddaloni, dove si trova la cava Cementir.
Fin da quando ero piccolo, nella mia famiglia ci saranno stati almeno una decina di casi di tumore, due dei quali sono stati letali, mentre gli altri sono stati fortemente debilitanti fisicamente ed emotivamente.
Se Lei venisse qui e interpellasse delle persone a caso a Caserta, Maddaloni, San Felice o Acerra, scoprirebbe che tutti - dico sul serio: TUTTI - hanno avuto un caso di tumore in famiglia.
Addirittura, due mie compagne di Liceo hanno perso i loro padri, a causa di un tumore. Sa qual è la cosa più triste? L'abitudine.
Noi di questa terra abbiamo a che fare con talmente tanti casi di tumore ogni anno, che ormai non ce ne sorprendiamo più: vediamo a questa malattia come ad una spece di "norma", ci rattristiamo quando veniamo a sapere di qualcuno che si ammala, ne conosciamo la gravità, ma sappiamo che vivendo qui era quasi inevitabile.
Ministro Lorenzin, badi bene: qui non si tratta del solito stereotipo del napoletano fatalista e piagnone, che si rassegna davanti alle difficoltà: nessuno di noi accetta di vivere in questa "normalità", nessuno di noi accetta di vivere pensando che, da qui ad un anno, potrebbe trovarsi su un letto d'ospedale a sperimentare la fragilità estrema del corpo umano.
Ministro della Salute, la prego, ci dia lo strumento per combattere questa battaglia: istituisca il Registro Tumori nella Regione Campania.
So che Lei ha dichiarato da poco di voler affrontare la problematica iniziando a studiarne l'epidemiologia, ebbene: ci dovrebbe essere già uno strumento per questo, se non fosse che la Consulta lo dichiarasse illegittimo perché non rientrava nei piani di rientro del deficit sanitario.
Ministro Lorenzin, non so cosa pensassero i Giudici della Corte Costituzionale quando hanno emesso questo verdetto; io so solo che mio cugino non ha mai potuto compiere 14 anni.
In fede,
Gianuario Cioffi
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO